Leggio 4: La Perduta Chiesa di Londa
L’Antica chiesa di Londa era (fu) San Michele a Moscia, situata a monte dell’attuale abitato di Londa, lungo la riva del torrente Moscia. La sua esistenza è attestata già dal 1200 come chiesa parrocchiale del circondario (abbiamo una fonte, tipo una bolla papale o simili?). Oggi di San Michele non rimane altro che il ricordo poiché nel 1500 vi fu una violenta esondazione del torrente Moscia che distrusse la chiesa. E’ ipotizzabile che tale evento coincida con l’anno 1547, del quale numerose cronache dell’epoca riportano vari danni a ponti, strade ed edifici in Val di Sieve: l’evento catastrofico più famoso fu la distruzione dell’antico ponte di Pontassieve, successivamente sostituito con l’attuale Ponte Mediceo, voluto da Cosimo I de’Medici.
Un nuovo luogo di culto fu edificato più a valle, sulla testata del Ponte di Londa: sorse così la chiesa di Sant’Ansano Martire, in cui si trasferì il parroco “di Moscia”. Questa chiesa, che aveva servito come parrocchia i popoli di Londa e Vicorati, fu abbandonata per rovina e in seguito distrutta, in favore dell’attuale chiesa della Santissima Concezione a Londa, eretta a parrocchia solo nel 1795. Di quest’ultima si hanno notizie già dal 1569, come suffraganea della Pieve di San Leolino in Monte.
Tra le numerose chiese antiche nel territorio di Londa (se c’è spazio si mette un allegro elenco) si trova la Chiesa di Sant’Elena a Rincine. Sebbene sia ricordata solo dal 1274 e dal 1299 come appartenente al piviere di San Detole, sarebbe in realtà molto più antica. La chiesa, un tempo intitolata a Santa Maria (esempio dell’estesissimo repertorio di edifici di culto mariano in Val di Sieve), deve il suo “nome attuale” ad un’affascinante leggenda: la chiesa è infatti dedicata a Sant’Elena Imperatrice madre di Costantino, primo Imperatore Cristiano!
Flavia Giulia Elena, nata a Drepanium (Elianopoli) nel 248 d.C. si sarebbe ritirata a vita penitente proprio nel territorio di Londa, a Rincine, presso una piccola grotta nei pressi del lago dell’Aina. Il suo eremitaggio avvenne probabilmente quando suo marito Costanzo Cloro venne nominato Cesare dall’Imperatore Diocleziano. Questo, trovando incompatibile per il titolo di Cesare l’unione coniugale con una donna di origine plebea, lo obbligò a ripudiare la moglie Elena.
Secondo le cronache antiche, Elena fu colei che ritrovò una delle più importanti reliquie della cristianità: la “Vera Croce” di Cristo; inoltre molti storici attribuiscono sempre ad Elena la conversione di Costantino Imperatore al cristianesimo, “battezzandolo” così primo Imperatore romano Cristiano.
Benché questa sia solo una leggenda, fu forse proprio il suo ritiro nelle foreste di Rincine ad ispirare la sua fede e a cambiare per sempre il Romano Impero.