Castelnuovo di Rufina
Borgo fortificato presso uno degli speroni del Monte Toschi, contrafforte del Monte della Consuma, fra le sorgenti del torrente Rufina e quelle del Vicano di Pelago, dove fu sino al sec. XV una chiesa parrocchiale (S. Bartolommeo a Castelnuovo) nel piviere di Diaceto.
Tale Castello fu la sede di Vieri de’Cerchi famoso Guelfo, a capofila del partito dei Guelfi Bianchi nello scontro con i Guelfi Neri, che nel 1278 mosse lite ai monaci di Camaldoli a cagione di alcuni diritti che vantava sulla vicina chiesa di S. Margherita a Tosina.
Forse prese nome di Castelnuovo per distinguerlo da un altro resedio che lo stesso Vieri de’Cerchi possedeva nel piviere di Acone chiamato Castelvecchio, e che per il matrimonio di sua figlia Caterina passò in casa Bardi. (ARCH. DIPL. FIOR. Badia a Settimo).
Probabilmente la denominazione di Castello “nuovo” è da riferirsi invece ad una vecchia fortificazione non lontana da tale località ovvero il Castello di Poggio Castello a guardia del passo della Madonna dei Fossi, lungo l’antica Mulattiera Casentinese.