Torre di Montebonello
Montebonello, nonostante la sua vicinanza alla città di Rufina, è situata nel territorio comunale di Pontassieve
La località di Montebonello è menzionata per la prima volta in un atto del 1099 col quale il conte Alberto figlio del conte Guido donava beni all’ Eremo di Camaldoli. Ma come castello compare solo nel 1134
Infatti i pontefici Pasquale II, e Innocenzo II con bolle concistoriali del 1103 e del 1134, confermarono ai vescovi fiesolani fra le altre cose la corte ed il castel di Monte Bonello, e porzione di quello della Rufina.
Anche il Pontefice Anastasio IV con altro privilegio del 31 dicembre 1153 convalidò a Rodolfo vescovo di Fiesole tutti i luoghi che la sua chiesa possedeva, compresovi il castello di Monte Bonello e la sua corte.
Qualche autore di storia ecclesiastica toscana ha potuto dubitare, che il territorio e parrocchia di Monte Bonello aquella età fossero della Diocesi fiesolana, e non fiorentina, al che dava nuovo appoggio l’Ammirato, il quale nella seriedei vescovi di Fiesole sotto l’anno 1233 riporta il seguente fatto: che gli uomini di Monte Bonello giurarono fedeltà a Ildebrando Vescovo di Fiesole, il quale Vescovo dieci anni dopo elesse in visconte, e custode di quel castello uno chiamato Rota del fu Argomento da Monte Bonello; ed altra simile elezione fu eseguita nel 1269 da Mainetto vescovo di Fiesole.
Di più lo stesso Argomento aggiunse, che nel 1282 gli abitanti di Monte Bonello prestarono giuramento di fedeltà a Filippo nuovo eletto di Fiesole, nella congiuntura che questi affidò la custodia della torre di Monte Bonello auno appellato Muniaro figlio di Benvenuto nativo di detto luogo. Ma simili giuramenti, ed elezioni siffatte non provano, a parer dello storico Repetti, niente più che una signoria di vassallaggio sopra la casa torrina e sugli uomini della tenuta di Monte Bonello, come beni e persone di proprietà dei vescovi di Fiesole, sebbene la parrocchia fino d’allora appartenesse alla diocesi fiorentina.