Forse no, ma capiamo meglio.
Oggi 11 novembre è San Martino, patrono di Rufina.
Ma la Rufina, quella ufficiale, fino ad almeno l’ XII secolo non si trovava dove è situata, oggi ma a circa 3 chilometri a monte lungo la sponda destra del torrente omonimo, dal punto di confluenza con la Sieve.
L’antica Rufina fu fondata nel periodo protostorico Villanoviano (circa nel 800 a.C.) su un risalto roccioso che fu fortificato su 3 lati, rendendo l’insediamento difensivo pressoché inespugnabile.
Qua la cultura villanoviana ed etrusca si sono fuse pacificamente come testimoniano i numerosi reperti archeologici ritrovati negli anni ’80.
La presenza umana di tale insediamento si è protratta successivamente nei secoli, nel periodo etrusco arcaico ed ellenistico, fino ad arrivare al basso Medioevo con la costruzione della prima chiesa di Rufina (quella vecchia): San Martino.
Da quel momento il paese si prese il nome di 𝑆𝑎𝑛𝑐𝑡𝑖 𝑀𝑎𝑟𝑡𝑖𝑛𝑖 𝑑𝑒 𝑙𝑎 𝑅𝑢𝑓𝑖𝑛𝑎; e tale luogo è addirittura nominato nel famoso libro di Montaperti del 1260.
Oggi poco rimane di 𝑆𝑎𝑛𝑐𝑡𝑖 𝑀𝑎𝑟𝑡𝑖𝑛𝑖 in quanto nel corso dei secoli la popolazione si è spostata verso valle dando vita all’attuale Rufina. E l’antico insediamento fu via via smantellato per costruire le vicine case coloniche.
L’ultima ad essere smantellata è stata la chiesa dedicata a San Martino, probabilmente fra il 1600-1800. Quando anche l’ultima pietra fu rimossa, San Martino si trasferì nella nuova chiesa a lui dedicata, “spostando di fatto la vecchia Rufina in quella Nuova…”