Così i Nobili Ghibellini hanno tuonato l’ordine durante l’assedio al Castello di Ristonchi del 1248.
Ma perché questa azione definitiva?
Per capirlo dobbiamo tornare indietro di qualche mese. Per la precisione al 2 febbraio 1248, la notte della Candelora.
Firenze, suo malgrado, era diventata teatro di una dura e aspra lotta, quella fra Guelfi, filopapali, e Ghibellini, filoimperiali; la città messa a ferro e fuoco in ogni quartiere non vedeva ancora un vincitore.
Se non che, a capo di ben 1600 cavalieri, venne in aiuto dei Ghibellini Federico d’Antiochia, figlio dell’Imperatore Filippo II.
I Guelfi nella notte del 2 febbraio, furono quindi costretti a scappare e si rifugiarono in alcuni castelli del Contado fiorentino, fra cui Ristonchi.
Qua arrivarono però anche i Ghibellini che, durante l’assedio del 1248 distrussero completamente la torre del complesso.
Ristonchi però, conclusosi lo scontro fra Ghibellini e Guelfi, con la vittoria di ques’ultimi, per aver dato protezione ai Guelfi in un momento tanto difficile venne premiata e fu ricostruita nel 1346 e per tutto il XIV secolo il castello costituì un punto strategico di difesa del territorio fiorentino.
Castello di Ristonchi, Comune di Pelago, Fi.